sabato 1 marzo 2025

Giulio Turcato - Libertà e felicità

 


    GIULIO TURCATO   1912 - 1995

 

Galleria Lombardi  

via di Monte Giordano 40  Roma

 

Dal 1° al 29 marzo 2025, la Galleria Lombardi di Roma dedica a Giulio Turcato, nel trentennale della scomparsa, la mostra Libertà e felicità, a cura di Lorenzo ed Enrico Lombardi. Maestro dell’astrazione e protagonista dell’avanguardia italiana del dopoguerra, Turcato è stato un artista inafferrabile, sperimentatore di linguaggi e poeta del colore. La sua pittura, libera e felice, riflette il suo spirito anticonformista e ironico.

 

Libero e ironico

Guglielmo Gigliotti, autore del testo critico in catalogo, descrive Turcato come un uomo libero e ironico: “La sua pittura è la sua eredità viva. Basta guardare bene i quadri in mostra: palpitano e sorridono, tra limpidi chiarori e ombre misteriose, tra campiture vibranti arabeschi casuali di linee saettanti, tra ‘superfici lunari’ profonde come l’inconscio e geometrie quasi infantili”.
La mostra offre dunque un’occasione preziosa per riscoprire l’eredità artistica di Turcato, ancora viva e vibrante.

Sette cicli di opere

La mostra, curata da Lorenzo ed Enrico Lombardi, raccoglie 
25 opere rappresentative dei suoi principali cicli: dai «Comizi» del 1948, di impegno civile, ai «Reticoli», agli «Itinerari» luminosi, alle «Superfici lunari» in gommapiuma, fino ai «Paesaggi archeologici», agli «Arcipelaghi» e ai collage con carta moneta.


Courtesy Galleria Lombardi

Giulio Turcato. Superficie lunare, 1970. 

Tecnica mista su gommapiuma, diametro 140 cm.

Giulio Turcato. Superficie lunare, 1967-68. 

Olio su gommapiuma, 66x63,5 cm.


 






A cura di Lorenzo ed Enrico Lombardi
Galleria Lombardi
Roma, via di Monte Giordano 40
Inaugurazione: sabato 1° marzo 2025 alle ore 18.00
dal 1° al 29 marzo 2025
dal martedì al sabato dalle 11.00 alle 19.00

Testo critico in catalogo di Guglielmo Gigliotti

 www.gallerialombardi.com   +39 0631073928 

 +39 3332307817  info@gallerialombardi.com

 




giovedì 27 febbraio 2025

ANTONIO SECCI "Lo Spazialismo"


                             

                                          ANTONIO SECCI  1944 - 2024

MAC LULA  Arte Contemporanea

Piazza Rosa Luxemburg, n° 1, Lula, Nuoro.


Venerdì 7 marzo 2025 alle ore 18:00 nelle sale del MACLula verrà inaugurata la mostra dedicata all'artista Antonio Secci.

 

Il Comune di Dorgali e il Museo Diffuso di Arte Contemporanea di Lula sono lieti di comunicare che venerdì 7 marzo 2025 alle ore 18:00, sarà inaugurata nelle sale del MACLula la Mostra d'arte dal titolo ANTONIO SECCI “Lo Spazialismo” curata dalla Prof.ssa Mariolina Cosseddu e dal Prof. Ivo Serafino Fenu.

A un anno dalla  scomparsa avvenuta a Cala Gonone (Dorgali - Nuoro), luogo tanto amato, pieno di emozioni per l’armonia tra il mare e la natura, il MACLula ha voluto ricordare la figura di Antonio Secci, un artista che ha portato lo spazialismo in Sardegna permettendo alla nostra Isola di ricoprire un importante ruolo nell’arte astratta.

Formatosi a Milano all’Accademia di Brera e collaboratore unico del maestro Roberto Crippa, Secci ha vissuto gli anni più importanti e tumultuosi della trasformazione sociale di Milano negli anni 1960-1970, per poi ritornare nella sua Cala Gonone dopo aver ricevuto riconoscimenti a livello nazionale ed europeo.

Il Comune di Dorgali e il museo MACLula propongono ai visitatori un percorso con oltre 30 dipinti, disegni, fotografie e video sull’opera di Secci, con la testimonianza dei lavori di Gianni Dova, Guy Harloff e Roberto Crippa, artisti d’avanguardia che hanno sostenuto e incoraggiato il percorso di Antonio Secci.

La mostra verrà poi trasferita presso il Centro di Formazione Multimediale a Cala Gonone(Dorgali) dove sarà visitabile dal 7 giugno 2025 al 31 agosto 2025.

Le opere in esposizione provengono dalla collezione del MACLula, da collezionisti privati e dalla Famiglia Secci.

 



MAC LULA Piazza Rosa Luxemburg, n° 1, Lula, Nuoro.

Telefono:  3407233973

Email: info@maclula.com

 

Orario di apertura al pubblico:

Venerdì – Sabato e Domenica

alle ore 15:00 alle ore 19:00

mercoledì 26 febbraio 2025

Carlo Marchetti - Beyond Black

 

Romberg Arte Contemporanea - Latina - Italy

Dal 2 al 28  marzo 2025      

                                                        CARLO MARCHETTI  2025

 Romberg Arte Contemporanea presenta la personale dell’artista Carlo Marchetti, curata da Italo Bergantini e Gaia Conti. "Beyond Black” inaugura domenica 2 marzo 2025, accompagnata da uno scritto inedito di Antonella Paciolla. L’esposizione fa parte del progetto 'I Racconti della domenica', sette appuntamenti in cui arte e narrazione si incontrano.

"Beyond Black” è il capitolo più recente della ricerca di Carlo Marchetti, un’indagine che riscopre l’essenza della materia e della forma. Le sue opere sono strutture primarie, frammenti che evocano presenze senza mai delinearle in modo netto, ma vibranti di una potenza arcaica: legno, gomma, lana, tessuti, e sabbia, elementi ricorrenti nella sua ricerca, simboli di radicamento e trasformazione.

La sua arte si odora e si ascolta, un’esperienza sensoriale in cui materia e suono si intrecciano. Dal nero che assorbe, al grigio che accoglie e accompagna, fino all’oro che vibra come un’epifania, il colore si stratifica e trasforma il caos in ordine, rendendo ogni opera una memoria tattile, un linguaggio visivo essenziale.

Marchetti lavora per sottrazione, liberando i lavori da ogni eccesso e creando un perfetto bilanciamento tra pieni e vuoti. Le sue stanze alchemiche sono varchi, porte che invitano lo sguardo a entrare, e finestre che si aprono su nuove prospettive. Le opere si fondono con la grande parete della galleria tracciando un confine sospeso tra due dimensioni: la superficie della coscienza e la profondità dell’Io.

Come un ponte tra due mondi, non è la materia a definirle, ma il nostro sguardo, la nostra capacità di reinventare e cogliere in essi nuovi significati possibili. Là dove l’intuizione coglie frammenti, il pensiero si solidifica in forme che solo l’arte riesce a intrecciare.

La materia si rinnova, si sovrappone, si dissolve e si ricompone in oggetti ritrovati, in nuova vita. Il ritmo della mostra è scandito dalla forza simbolica dei cinque elementi - Acqua, Fuoco, Aria, Terra e Metallo/Spirito - in un'armonia di equilibri e contrasti che evocano la stratificazione del tempo e della storia.

L'invito è superare la percezione iniziale e a lasciarsi attraversare da ciò che si cela dietro l'apparenza, innescando un dialogo non solo con l’opera, ma anche con noi stessi e, in particolare, con quella parte di noi che chiamiamo inconscio. Qui il nero si espande, si frantuma, si rigenera, moltiplicando le prospettive di senso. E al di là del nero, quando l’ombra si dissolve, ciò che resta è luce.

 

 




ROMBERG ARTE CONTEMPORANEA

VIALE LE CORBUSIER 39 _ TORRE BACCARI _ 04100 LATINA (ITALY)

MARTEDI-SABATO 16:00>19:30 _ MATTINA SOLO SU APPUNTAMENTO

 


giovedì 13 febbraio 2025

PAOLO ROMANI - AK YOL

 

PAOLO ROMANI – AK YOL

Paolo Romani 2025


Dal 26 gennaio al 21 febbraio 2025

ROMBERG ARTE CONTEMPORANEA

Latina, Viale Le Corbusier, 39, 04100 (Latina)

Curatore

Italo Bergantini

Gaia Conti

Autore testo critico

Gaia Conti

La mostra è accompagnata da un racconto inedito di 

RICCARDO DI NOIA

 

Romberg Arte Contemporanea apre l’anno nuovo con la personale del fotografo Paolo Romani, curata da Italo Bergantini e Gaia Conti. L’esposizione AK YOL, arricchita da uno scritto inedito di Riccardo Di Noia, inaugura domenica 26 gennaio 2025 e si inserisce nel ciclo "I Racconti della domenica" – sette mostre in cui le opere dialogano con altrettanti racconti.

Alle pareti si snoda un percorso in quattro progetti fotografici – Via della Seta, Syriana, RomAltrimenti e Michikusa – attraverso scorci, visioni oniriche e frammenti del quotidiano.
L’allestimento non si limita a cadenzare lo spazio, ma si fonde col racconto, contribuendo a definirne il significato. Ciascuna serie è racchiusa in una grande cornice colorata, che enfatizza il contenuto delle immagini, creando un legame profondo tra opera e messaggio.

AK YOL, termine turco che significa “strada bianca”, è il filo conduttore che Romani intreccia con paesaggi e storie, combinando istinto documentaristico a una ricerca poetica più intima. La “strada” diviene così una potente metafora di incontro, transito e introspezione. Non solo un percorso fisico, ma anche una via di connessione tra culture e memorie, spazio antropologico, simbolo di scoperta e trasformazione interiore.
Lungo il cammino si susseguono spazi di transito che ricordano i “non-luoghi” descritti dall’antropologo Marc Augé, sospensione dei tempi, attesa e passaggio. Aree liminali, definite non tanto da ciò che mostrano, ma dal vuoto
, dal silenzio che evocano.

Ogni sosta apre uno sguardo unico: Via della Seta ripercorre antiche rotte, trasformandole in frammenti di archeologia emotiva; Syriana indaga un mondo sospeso tra luce e memoria; RomAltrimenti reinterpreta la capitale in chiave onirica e misteriosa attraverso l’obiettivo della Holga; Michikusa, infine, celebra l’impermanenza, ispirandosi alla poesia visiva degli haiku.

Paolo Romani esplora tracciati millenari e celebra la bellezza delle piccole cose, modellando le sue immagini con una cura compositiva che oscilla tra rigore geometrico e spontaneità. Un attraversamento fisico ed estetico che attinge a una profonda sensibilità artistica e a una notevole introspezione, trasformando l’ordinario in straordinario e l’effimero in una visione scultorea.

Ciascuna tappa, incorniciata con cura, regala una prospettiva distintiva rendendo ogni serie fotografica un luogo da abitare, anche solo per un istante





ORARIO DI APERTURA

MARTEDÌ - SABATO 16 - 19 

LUNEDI MATTINA SOLO SU APPUNTAMENTO

ROMBERG ARTE CONTEMPORANEA

Latina, Viale Le Corbusier - 39 - 04100 (Latina)